Entre el vacío y el gesto: Gianni Asdrubali en Milán

Entre el vacío y el gesto: Gianni Asdrubali en Milán

Fui a la galería A Arte Invernizzi a ver la exposición de Gianni Asdrubali después de haber presenciado, en mi primer día de clases en Brera, una conversación entre el artista, el galerista, Epicarmo Invernizzi y mi maestro de historia del arte contemporáneo, Lorenzo Madaro. Fue una entrevista/ charla/ mini performance que nos regaló Gianni Asdrubali a un salón lleno de estudiantes, éramos alrededor de 80. Y escribí este poema que comparto con mucho gusto y cariño:

Gianni Asdrubali
una vittima del sistema
artista innamorato del vuoto
e del segno
di ciò che c’è e di ciò che ancora non c’è

Gianni Asdrubali lo spazio,
l’inesistente che si trasforma in qualcosa,
un qualcosa che scompare ma pure appare ai nostri occhi.

L’istinto che nasce dalla mente,
che fa il disegno, che fa il punto successivo,
che porta al punto di quel punto successivo,
e così accade l’opera.

Il vuoto è solo un’esperienza,
uno spazio irrappresentabile.

Il vuoto è pieno
ma anche inesistente,
è la totale assenza,
la pienezza.

La superficie di Gianni Asdrubali è un mondo,
un mondo che viene da qualcos’altro,
altrove,
un’altra realtà.

Del suo intreccio mentale esce il dramma del segno,
l’ironia
di ciò che arriva e non si spiega
accade, 

L’artista delle regole smantellate,
del concetto che non è concetto, è mente.

Spazio negativo e positivo che giocano, appaiono e scompaiono agli occhi.
Qual è lo spazio?
La spazialità?
Il negativo è il segno o lo sfondo?
Cos’è lo sfondo? Lo spazio?
La mente.

L’arte è la cosa più profonda che ci sia,
l’arte è diversa dalle superficialità di cui si dice che è fatta.

L’arte è un lavoro continuo,
con il quale il segno deve uscire,
deve esprimersi con urgenza.
Velocità.

Uno + uno + uno + uno
diventa un Uno più grande.

L’opera è inspiegabile,
e dire “opera” non le fa giustizia,
perché non è né un’opera
né un concetto.

Semplicemente è.

Follia.
Irrazionale.
Insieme.

La realtà del tutto collegato attraverso l’Uno,
in una realtà non astratta,
in una realtà che nasce per dirci che è nata.

Senza spiegazioni.

Follia.
Ordine.
Segno.

Gianni Asdrubali
una vittima del sistema.

Artista.
Spazio.
Vuoto.

   Queta Dávila, octubre 2025.

Algunas de las obras que están en exposición en la galería Arte Invernizzi:




Back to blog